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Immagine del redattoreIrene Mascia

#DanteDì: se l’Inferno potesse parlare


 

II cerchio


SVESTITO

(alla lussuria. Peggiore tra i mali, migliore tra gli inferni).


Scusami, o mio Signore

Voglio dedicarti

Tutta la mia vita

E amarti in ogni mio giorno

Ma le sue labbra sono più belle

Del tuo cielo

E la sua schiavitù mi libera

Da ogni affanno nel raggiungerti

Dio, io ti amo

Ma le sue gambe non le avrai mai

Quindi immolami al vento infernale

Se ho scelto lei

E tutto ciò che tu

Le hai donato


 

VII cerchio

II girone

REATO

(a quel peccato che andrebbe curato,

ma che non è peccato)



Dio, hai fatto un errore

Il suicidio per me è un peccato

La peggiore delle bestemmie

Ma non è forse per te un reato

Te che mi hai donato la vita

Donarmi tutto ciò che mi ha fatto decidere

Di rifiutarla?


Dio, se mi ami

Perché mi hai fatto questo?


 

bonus: poesia pubblicata ne “Il Silenzio”


VII cerchio

III girone




E ci ricordano che siamo tutti malati

Che non ci sarà Paradiso per noi

Che le fiamme faranno male

Come le pugnalate dei passanti


Eppure non capiranno mai che

Io il Paradiso già l’ho visto tra le sue braccia

E la mia malattia è la gioventù

A cui non interessa di essere curata

Il mio amore brucerà tra le fiamme

Ma io sarò ancora lì a venerarlo

Perché solo l’innocenza dei miei peccati

Sa rendermi umana


Amen



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